conferenza del prof. Giulio Angelucci
L’Istituto Italiano di Cultura ospiterà una conferenza del prof. Giulio Angelucci, storico dell’arte, sulla relazione tra Constantin Brâncuşi e Osvaldo Licini.
Le ricerche effettuate dal prof. Angelucci hanno consentito di ricostruire la relazione intercorsa tra il grande artista rumeno e Osvaldo Licini (1894-1954), Medaglia d’oro Gran Premio Internazionale per la Pittura alla Biennale di Venezia del 1958. Si tratta di uno dei pochissimi artisti (insieme a Lucio Fontana, Fausto Melotti e Bruno Munari) che nell’Italia degli Anni Trenta abbiano fatto arte astratta.
Licini aveva frequentato Constantin Brâncuşi a Parigi, dopo averlo conosciuto nel 1917 grazie ad Amedeo Modigliani. I primissimi lavori astratti di Licini mostrano chiari riferimenti all’opera di Brâncuşi, ed anche la sua opera successiva, dai tratti del tutto autonomi e personali, evidenzia l’importanza di quel contatto iniziale.
Nel contesto della cultura artistica europea del Novecento, il rapporto tra i due artisti conferma quindi la vitalità della radice antica che unisce la cultura rumena a quella italiana, tuttora capace di produrre frutti di assoluto rilievo.
ingresso libero