PINA
Com’è essere una ragazza 80 anni fa?
Pina è un progetto di residenza intergenerazionale con tre donne di tre diverse età: di 90, 50 e di 20 anni. Le donne hanno un forte legame tra loro, una è la zia, l’altra è la madre e l’altra la figlia.
La residenza studia le relazioni tra il corpo presente, il corpo sullo schermo e il corpo dietro la telecamera che osserva e chiede: cos’è il tempo, cos’è il corpo, cos’è la memoria? Come si collegano i tre?
Qual è il rapporto con il corpo quando abbiamo 20, 50 e 90 anni? Come può aiutarci l’esperienza degli altri? Cosa significa intrecciare l’ascolto e la comunicazione tra le generazioni?
L’EVENTO DI PRESENTAZIONE DELLA RESIDENZA
Attesa, respirazione, suono, pausa, protezione dagli antenati, pulizia, sogni, cucina.
Tre corpi intessono un dialogo: quello che filma, quello che parla, quello che incarna l’esperienza.
Seguendo una partitura creata da Silvia, giovane artista di 20 anni, appartenente ad una generazione di iper-visibilità, capovolgiamo l’occhio che guarda. Colui che viene solitamente guardato diventa l’occhio dietro la macchina da presa che pone le domande ad una persona anziana, a chi non viene più guardato.
Che cosa vede un occhio, narcotizzato dai media e dipendente dall’immagine esterna, una volta che stabilisce un legame con una persona che si trova all’altro capo dell’esistenza?
Che cosa significava essere una ragazza 80 anni fa, quali aspettative, tipo d’istruzione c’erano, quali compiti ed opportunità aveva? Da una domanda all’altra, la generazione iper-visibile si connette con l’invisibile attraverso un dialogo sull’intensità delle esperienze, l’intensità dei rapporti, i piaceri, i valori, i sogni.
Quali sono ora i rituali che ci portano gioia nella vita, come manifestiamo la nostra creatività, immaginazione, talenti quando il tempo sembra espandersi e paradossalmente sembra che non abbiamo così tanto tempo?
Cucinare, essere attivi, aiutare gli altri, fare quello che non si poteva mai permettere, prendersi cura dello spazio, avere una famiglia sorridente… raccontare i nostri sogni, raccontare il nostro passato, vedere oltre… e ballare per perdere i confini del proprio sé.
La presentazione della residenza avverrà presso l’Istituto Italiano di Cultura, il 27 settembre, alle ore 20.30.
CREDITI
Concetto: Valentina De Piante e Silvia Niculae
Performer/voce: Giuseppina Ravasi
Artista visiva: Silvia Niculae, Giuseppina Ravasi
Coreografa/performer: Valentina De Piante
Drammaturgia: Ivana Ivkovic
Design sonoro/sound post-produzione: Bogdan Ciupercă
Foto e video evento/Sottotitoli: Ioana Samoilă
Pina fa parte del programma “Residenze AREAL 2024”, un progetto cofinanziato dall’Amministrazione del Fondo Nazionale Culturale e realizzato in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest.
Pina è un progetto di residenza Areal – spazio per lo sviluppo coreografico, co-finanziato da AFCN, in collaborazione con l’Istituto italiano di Cultura di Bucarest.
Il progetto non rappresenta necessariamente la posizione dell’Amministrazione del Fondo Culturale Nazionale. L’AFCN non è responsabile del contenuto del progetto o del modo in cui i risultati del progetto possono essere utilizzati. Questi sono interamente di responsabilità del beneficiario della sovvenzione.