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Italia Futura – artisti in residenza: Silvia Brazzale

silvia brazzale

Continua la serie di residenze artistiche Italia Futura, prodotta dall’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest a sostegno della creatività italiana nei settori più diversi.

Agosto e settembre sono dedicati alla danza, con la residenza della coreografa Silvia Brazzale, organizzata in collaborazione con il Centro Nazionale della Danza di Bucarest e il Bucharest International Dance Film Festival.

Silvia Brazzale (Vicenza, 1998) è una ballerina e performer, il cui lavoro è incentrato su una profonda attenzione alle dinamiche relazionali tra corpi, spazi e comunità. Con una formazione in Antropologia (laurea triennale, Università di Bologna), esplora il corpo come luogo di interazione e trasformazione. La sua pratica è guidata da una sensibilità verso il contesto comune, gli elementi umani e non umani che modellano ogni incontro.

Fa parte del Collettivo CRAC ed è stata coinvolta in numerosi progetti creativi, spesso combinando performance, installazioni e dialogo comunitario. Dal 2024 è insegnante di Dance Well, lavorando regolarmente al Teatro Civico di Schio e al Palazzo Magnani di Reggio Emilia, dove insegna danza contemporanea a bambini e diverse comunità. La sua ricerca coreografica include collaborazioni con persone ipovedenti e comunità LGBTQIA+.

Silvia ha danzato in opere firmate da Virgilio Sieni, Daniele Ninarello, Paola Bianchi, Roberta Zerbini, Aristide Rontini e Simona Deaconescu, tra gli altri. Ha partecipato a programmi e workshop internazionali condotti da Cristina Caprioli, Ambra Senatore, Alessandro Sciarroni, Elena Giannotti e molti altri. Il suo percorso artistico continua ad evolversi attraverso una costante interrogazione sul modo in cui possiamo vivere – e danzare – insieme.

Silvia è protagonista di un workshop dal titolo “Holding Hands” nei giorni 11 e 12 settembre 2025.

Co-organizzato da ADO – Associazione Arte per i Diritti Umani, in collaborazione con il Centro Residenziale Amalia e il Rabbino Capo Dr. Moses Rosen, questo workshop è rivolto a persone anziane di ogni genere e cultura, motivate dal desiderio di esplorare un corpo che non solo decide di muoversi, ma è anche aperto ad essere mosso da ciò che accade intorno a sé – attraverso il tatto, l’ascolto e una presenza condivisa. Ci terremo per mano, ci toccheremo, ci sosterremo a vicenda, daremo e riceveremo peso. Il corpo si ammorbidirà, si distenderà, si aprirà al momento presente. Il corpo è affrontato come un organismo vivente, ricettivo – poroso, adattabile, sempre connesso. Non esiste un confine prestabilito tra sé e l’altro: la pelle non è un muro, ma un ponte, sul quale lo scambio diventa possibile. Tenersi per mano diventa un gesto poetico e politico, un semplice atto di cura, amore e resistenza nell’incontro tra i corpi. Esploreremo come muoverci insieme agli altri, non attraverso una performance, ma attraverso la semplice presenza, permettendoci di essere trasformati dalla connessione.

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Bucarest
  • In collaborazione con: Centro Nazionale della Danza di Bucarest, Bucharest International Dance Film Festival