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Training “L’arte dell’ascolto – Entrare nella reciprocità dell’incontro”

Afiș C.R.E.S.C. – Carla Bottiglieri Thomas Greil

Training L’arte dell’ascolto – Entrare nella reciprocità dell’incontro
17–21 novembre 2025

Con Carla Bottiglieri e Thomas Greil

GIORNI 1–2 – Università Nazionale di Arte Drammatica e Cinematografica “I.L. Caragiale”
GIORNI 3–5 – Scuola Professionale Speciale San Nicola

Come ascoltiamo, così rispondiamo – questa formula può servire da bussola per il laboratorio che intendiamo proporre. Desideriamo partire da un’idea dell’ascolto che nella sua estensione include la predisposizione di tutti i nostri sensi a cercare contatto e a rispondere. Un corpo aperto, che attraverso movimento e immaginazione si scopre costituito di molteplicità. Le risorse della pedagogia somatica possono diventare strumenti per interrogare le forme dei nostri movimenti, l’immagine che abbiamo di noi stessi, le abitudini percettive che talvolta tendono a fissarci in una posizione, per inventare altre dimensioni di coesistenza. Quando siamo arrivati in Romania alcuni anni fa, l’incontro con i bambini con disabilità ci ha fatto capire l’importanza di considerare i limiti – di qualsiasi natura essi siano – come opportunità per entrare in altre forme di dialogo e di modi di abitare il mondo. Abbiamo compreso, inoltre, che interventi occasionali non sono sufficienti per tessere una rete continua di supporto in cui bambini, adulti, educatori e terapeuti possano evolvere e imparare insieme. L’idea del danzatore come esploratore di diversi mondi percettivi ci riporta al “grado zero” della danza come arte dell’ascolto: eco e metamorfosi. Qui impariamo a modulare e ad accordare i gesti, ad attraversare prossimità e distanze per entrare in relazione gli uni con gli altri. Questa è la nostra forma di danza per tutti – la danza come modo di vivere ciò che ancora non conosciamo, ma che sentiamo e viviamo e che, a sua volta, ci trasforma. Questa visione parte dall’idea che la danza superi lo status professionale e possa diventare una risorsa comune, un’abilità fondamentale per imparare a trasformare la nostra percezione e inventare altre abitudini. Per molte persone che vivono con una disabilità, il movimento è un bisogno fondamentale. Esplorare e condividere la gioia del movimento o della danza permette a tutti di partecipare e dare senso all’esperienza.

Imparare gli uni dagli altri
In questo laboratorio esploreremo le lezioni preziose che possiamo imparare interagendo con persone che affrontano sfide di varia natura. Il nostro approccio si concentra sul costruire l’inclusione, partendo dall’osservazione delle proprie percezioni ed esperienze e incontrando quelle degli altri, per interrogare i modi abituali di sentire, percepire e agire. Attraverso la nostra ricerca nelle pedagogie somatiche – che includono metodi come Feldenkrais, Body-Mind Centering, Rolfing/Structural Integration, tra gli altri – abbiamo scoperto che l’apprendimento tramite il movimento e l’analisi delle dinamiche percettive può essere un terreno comune per coltivare e prendersi cura della molteplicità di espressioni, nel loro mutuo sostegno. A questo livello di comunicazione sottile, la parola “cura” espande il suo significato, diventando una funzione circolare e circolante, in grado di renderci attenti e ricettivi a manifestazioni inaspettate.

Struttura del laboratorio
Il laboratorio si svolge in due parti:
I primi due giorni si svolgono presso l’Università Nazionale di Arte Drammatica e Cinematografica “I.L. Caragiale” di Bucarest.
I tre giorni successivi hanno luogo presso la Scuola Professionale Speciale San Nicola, che accoglie oltre 250 studenti.
L’obiettivo fondamentale di collegare tra loro queste istituzioni riposa sulla convinzione che l’apprendimento reciproco e lo scambio di esperienze possano arricchire tutti i partecipanti. Il laboratorio è concepito come uno spazio di incontro, dove possiamo imparare gli uni dagli altri e dalla circolazione delle esperienze comuni.

Obiettivi educativi

  • Come utilizzare le risorse della danza nel lavoro con persone fragili
  • Come applicare l’approccio somatico nel campo della cura
  • In che modo il contatto e il movimento costituiscono le basi per i processi di apprendimento
  • In che senso l’apprendimento richiede sicurezza, benessere e connessione
  • Come possiamo essere in risonanza e sintonia con le persone fragili
  • Come possiamo imparare dalle abilità e dai limiti degli altri
  • Quali effetti terapeutici può produrre la condivisione di pratiche di improvvisazione e di movimento

Programma 

GIORNI 1–2 (17–18 novembre)
UNATC, sala Parter C/ sala 204, secondo piano — 09:00–14:00

  • Esplorazione dei principi di base del Body-Mind Centering®
  • Relazione tra “contenitore” e “contenuto”

GIORNI 3–5 (19–21 novembre)
Scuola Professionale Speciale San Nicola (Str. Soldat Ion Enache 31, Bucarest)
10:00–13:00 laboratorio // 13:00–14:00 pausa pranzo // 14:00–17:00 laboratorio

  • L’alfabeto del movimento – il movimento dello sviluppo come base per l’apprendimento
  • Ciclo relazionale: cedere, spingere, toccare e tirare
  • La funzione aptica e la funzione di sostegno
  • Sintonia, dialogo tonico, postura e tono muscolare
  • Osservazione di una sessione con un bambino

Informazioni sui formatori

Carla Bottiglieri ha una laurea in Lettere Classiche ed Estetica (Università di Salerno, Italia) e un master in Arti Performative/Danza (Université Paris 8, Francia). I suoi studi in educazione somatica e analisi del movimento devono molto agli insegnamenti di Hubert Godard. È operatrice certificata di Rolfing®/Structural Integration, insegnante e operatrice di Body-Mind Centering® e in formazione nel metodo Feldenkrais. Alla ricerca di trasversalità tra pratiche e contesti, così come di dialoghi tra arti, educazione e cura, ha fondato insieme a Thomas Greil il progetto minima somatica, un nucleo di ricerca teorica e pratica sulle pedagogie del movimento e il materiale e l’immaginario del gesto.

Thomas Greil è insegnante certificato di Body-Mind Centering® (BMC®) e Terapeuta del Movimento Somatico (RSMT). Insegna BMC dal 2003 in Europa e USA ed è cofondatore dell’organizzazione SOMA (Francia). Spinto da una profonda curiosità per il movimento, il contatto e l’espressione corporea, Thomas si è specializzato nello sviluppo neuromotorio precoce e nello studio delle dinamiche di formazione di gesti e percezioni in diversi contesti emotivi, sociali e culturali. Lavora con famiglie e bambini in situazione di handicap, offrendo sessioni individuali e laboratori per terapeuti e professionisti. Thomas si è formato con Jeremy Krauss e ha ottenuto il diploma di operatore del metodo JKA. Il suo insegnamento spazia in una grande varietà di ambiti – dagli artisti e danzatori a persone senza alcuna esperienza di movimento.

🌐 www.minimasomatica.org – www.making-connections.org 📘 Facebook: thgreil (italiano), tgreil (inglese) 🎥 YouTube: Thomas Greil

  • Organizzato da: AREAL, C.R.E.S.C, AFCN
  • In collaborazione con: IIC Bucarest, UNATC, Scuola Professionale Speciale San Nicola