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Mostra di pittura Ludovico Fusco – Luoghi della memoria

L’Istituto Italiano di Cultura ha il piacere di invitarvi

giovedì, 20 febbraio 2020, alle ore 17.30
in Aleea Alexandru 41, Bucarest,

all’inaugurazione della mostra di pittura

LUOGHI DELLA MEMORIA
di Ludovico Maria Fusco

Presentazione del dr. Agostino Bossi, professore ordinario di Architettura degli Interni e Allestimento

Ludovico Maria Fusco (Castelnovo ne’ Monti, RE,1946) è professore di Composizione Architettonica a Napoli presso il Dipartimento di Architettura dell’Ateneo Federico II e nella Scuola di Specializzazione in Progettazione Urbana dello stesso Ateneo, in Dottorati di Ricerca in Progettazione Architettonica e Urbana di Napoli e Palermo. Visiting Professor presso numerose Facoltà: Montevideo (Uruguay), D.F. (México), Aguascalientes e Ciudad Juárez (México), Madrid (Spagna), Bucarest (Romania). Nelle varie sedi, oltre che nella Facoltà di Architettura di Napoli, ha promosso e organizzato seminari internazionali di progettazione in qualità di componente del comitato scientifico e di docente. Ha esposto progetti e disegni, tra l’altro, alla XV e XVII Triennale di Milano nel 1973 e nel 1987; alla Biennale di Architettura di Venezia nel 1982 e nel 1991; a Napoli, presso la CLEAN, nel 1992; a Posadas, Misiones (Repubblica Argentina) nel 1993, a Napoli presso l’Istituto Francese LEGRENOBLE nel 2006. È autore di libri, saggi e articoli su riviste specializzate. Dal 1995, rinnovando la propria passione giovanile per la pittura, ha affiancato all’insegnamento e alla pratica dell’architettura l’attività pittorica con la partecipazione a numerose mostre collettive e tenendo, altresì, mostre personali. Cataloghi delle proprie mostre fanno parte della collezione di pubblicazioni d’arte contemporanea della Biblioteca Thomas J. Watson del Metropolitan Museum of Art di New York.

Ludovico Fusco suole raccontare che a volte è uno schizzo a matita, un disegno in bianco e nero o anche un piccolo acquarello, quasi mai una fotografia perché restituisce troppa realtà, che ci fa intendere il mondo che ci circonda. Questa piccola preziosa nota lo accompagna in ogni giro, passeggiata o viaggio che sia e poi, nel silenzio del suo studio, costituisce l’inizio, il momento primo, sul quale va a ripensare, ricordare e ripercorrere emozioni che piano piano prendono forma nella memoria che, solo allora, trasmettono l’esigenza, il bisogno di tradurre quei sentimenti nei suoi lavori. Perché, per dirlo con lui, “la bellezza dei luoghi non appartiene a nessuno ma solo al luogo della memoria”. (Agostino Bossi, ordinario di Architettura degli Interni e Allestimento)

I suoi dipinti non sono una semplice descrizione naturalistica: sono imbevuti di una strana e misteriosa qualità che sembra fluttuare da una parte all’altra della superficie lasciando trasparire il senso della bellezza e nello stesso tempo della transitorietà delle cose. […] L’idea di un tempo dilatato in cui presente e passato convivono in segreta armonia, contrapposto alla frenesia dei ritmi vitali odierni è la cifra stilistica che contraddistingue il suo fare artistico e rimane comunque la principale chiave interpretativa. (Antonella Basilico, Docente di Storia dell’Arte Contemporanea)

entrata libera

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Bucarest